Clown. Quando ti trovi di fronte un clown ti aspetti che questo ti faccia ridere. Un clown che fa piangere quando scorgi l' amarezza e il vuoto in fondo ai suoi occhi è un Pierrot. Un clown riflessivo è una maschera mal riuscita, se si arrampica anche sugli specchi è un mimo da strada. Un clown che strappa sorrisi nelle corsie degli ospedali è un essere umano eccezionale.
Ma esistono anche altri clown, ed è di questi che voglio parlarvi ... ... ... Un clown è chi finge per non sentirsi dire "che hai? come va? non me la racconti giusta!". Maschere, all' occorrenza. Oggi questa, domani quella, dopodomani quell' altra ancora. Si scelgono a seconda delle occasioni, le si abbina alle persone che si ha davanti come si fa con un paio di scarpe sotto un pantalone marrone. E' questione di funzioni, non matematiche ma sociali. Ci sono i clown bulimici di conferme, conferme che non arrivano mai e loro annaspano in un turbinio di sagome cercando quella che le riempia fino all' orlo. Ci sono clown anoressici di vita, non lasciano entrare nulla per paura di soffrire. Ci sono clown che alla mattina si svegliano presto e alla sera vanno a dormire tardi e portano su di loro il fardello di mille bugie e segreti, o fardelli più semplici che vanno ad appensantire il sacco. Clown stanchi della routine che si inventano mille nuovi personaggi e sfaccettature per animare le serate. ... ... di questi ultimi, ne ero circondato! Finchè un giorno li ho vomitati. _____________________________________________ Come nasce questa fotografia _____________________________________________
Un giorno in cucina pulivo le alici. Strana sensazione averle in mano ... forse è questo il motivo che mi ha indotto a fotografarle giacenti nella loro coppa una volta portato a termine il mio lavoro di seviziatore ... scusate volevo dire di cuoco. Fatta la foto e archiviata passano dei mesi ... un giorno chattavo con una mia amica, parlavamo di chi si finge qualcunaltro, della non accettazione di se e di chi indossa una maschera all'occorrenza ... nascono così, in forma embrionale, rozzi ma sfacciatamete realistici, i pensieri di cui sopra. La nostra conversazione finì con la frase: "...a me queste persone fanno vomitare." Chi non l'ha mia detta in vita sua, alzi una mano ! ... il vomitare le persone ... ... vomitare le persone insieme a quello che ho mangiato ... ... perchè nello stomaco tutto si mischia tutto diventa una poltiglia... Ho preso un pò di immagni di nudo e ho creato insieme alla fotografia delle alici questa poltiglia di pesce e di uomo ... ho creato il mio vomito. Il resto è venuto da se. Rivoltante, non trovate?
PS: Ringrazio il mio amico Fabio per avermi fatto "vomitare" questa storia che altrimenti sarebbe rimasta confinata al mio Io!
Sei veramente un poeta forse anche un sognatore.Certamente uno scrittore , almeno " in pectore " Il tuo " about " in questa insolita , curiosa e bellissima foto , non fa altro che confermare le mie impressioni.